23 luglio 2009

Andali Energia srl, quel vento da Sud-Ovest (Vibo Valentia)


Una pala eolica

L’"Andali Energia" Srl, la società che costruirà un parco eolico ricadente nei comuni di Belcastro, Petronà e Andali, ha avuto come amministratore unico Francesco De Nisi, presidente della provincia di Vibo Valentia. Carica che ha abbandonato lo scorso 2 febbraio. L’ingegnere, anche sindaco del suo paese natale, Filadelfia, era finito sotto i riflettori della magistratura nel mese di luglio dello scorso anno allorquando la Digos di Cosenza, su mandato della Procura di Paola, aveva fatto tappa agli uffici regionali alle Attività produttive acquisendo un cospicuo numero di concessioni rilasciate o negate dalla Regione per la costruzione di impianti eolici. Una quarantina di pratiche in tutto, di cui l’attuale presidente della giunta vibonese sarebbe stato il progettista-istruttore. Il parco eolico in questione rientra nella linea elettrica a 380 kV «Rizziconi - Scandale», i territori oggetto della recente indagine denominata “Basilide” della Procura di Crotone in merito agli iter autorizzativi che hanno portato alle costruzione di due centrali a turbogas. Inchiesta nella quale sono finiti alcuni big della politica regionale, come Giuseppe Galati, ex sottosegretario alle ministero delle Attività Produttive, Giuseppe Chiaravalloti, ex presidente della Regione Calabria, Diego Tommasi, ex assessore regionale all’Ambiente, e anche Pecoraro Scanio, ex ministro dell’Ambiente.
Francesco De Nisi, già amministratore unico a tempo indeterminato dell’Andali Srl, carica nominata il 22 maggio 2008, lascia dunque, dopo solo qualche mese dalla sua costituzione. Oggi è amministrata da Tommaso Fruci, presidente del consiglio di amministrazione, e da Lorena Maria Ricciardi, ma il cognome, De Nisi, e la provincia vibonese ancora compare nel groviglio di società che girano intorno all’affare eolico. L’Andali srl, costituita l’11 giugno del 2008, ha un capitale di 100 mila euro ed è di proprietà per il 65 per cento della “Energia-Progetti-Costruzioni Epc" Srl e per il restante 35 per cento della “Istifid" Spa . L’Epc, che è anche quella che ha presentato il progetto sul parco eolico nel comune della Presila catanzarese, è amministrata dallo stesso Tommaso Fruci, presidente del consiglio, e dai consiglieri Eugenio Sgromo e Giuseppe Speziali, molto probabilmente appartenente al gruppo “Speziali” del senatore del Pdl. Ha un capitale di soli 18.630 euro. E le quote sono così ripartite: circa due mila euro per il presidente del consiglio di amministrazione, stessa quota per due De Nisi, Maurizio e Luisa, rispettivamente di 29 e 39 anni, e un’altra quota a testa - ma più cospicua delle altre, un abbondante 3 mila euro - per Giuseppe e Antonio Speziali di Catanzaro e Sebastiano ed Eugenio Sgromo di Curinga. Involontariamente, nell’insieme delle società che stanno investendo nell’eolico ad Andali, è finita anche la “Cortale” Srl, ma solo per un errore. Il codice fiscale (02924600790), inizialmente affiancato all’Andali srl, in realtà, appartiene alla “Cortale” Srl. Ha un nome diverso ma i personaggi che ruotano attorno all’imprenditoria che va per la maggiore in Calabria sono sempre gli stessi. L’amministratore unico è Eugenio Sgromo, lo stesso che compare nell’Epc come consigliere. Ed ha come socio unico l’”Istifid” Spa, la stessa che possiede anche una fetta dell’Andali Srl. Una nomina, questa della Istifid, arrivata lo stesso giorno, il 7 marzo 2008, che è cessata la partecipazione della “Renova Wind” srl , colosso societario dell’eolico pugliese.

6 commenti:

UN CALABRESE ONESTO ha detto...

GIRA CHE TI RIGIRA...LA TORTA LA DIVIDONO SEMPRE LE STESSE PERSONE.
STESSA SPIAGGIA STESSO MARE..
AI CALABRESI ONESTI GIRANO ( PALA EOLICA )ANCHE LE ELICHE..SENZA NEANCHE USCIRE DI CASA...
SIETE LA VERGOGNA DELLA CALABRIA...

Anonimo ha detto...

Ciao Emilio, sono un Andalese e fino ad oggi non avevo ancora sentito parlare di Andali srl, dato che non ho seguito per nulla l'iter e dato che il tuo articolo partiva dall'assunto che il lettore avesse qualche conoscenza dell'argomento, non ho capito bene di che si tratta e di quali intrighi potrebbero esserci. Potresti rispiegarmi il tutto partendo dal principio.
Grazie

Anonimo ha detto...

viva agazio il papa' di cio'

Anonimo ha detto...

Ecco perchè in Calabria rimarremo sempre indietro... perchè la gente che ci vive parla mossa solo da tanta invidia E ignoranza . Quando non si fa nulla ci si lamenta della mancanza di iniziative economiche , di imprese , di lavoro, della mancanza di futuro per i giovani.Quando quei pochi imprenditori calabresi investono per creare progetti concreti, mossi da tanto entusiasmo , da valori , da amore per la propria terra , subito si punta loro il dito contro riempendosi la bocca di falsità dette senza conoscerne nemmeno il significato !
Ma forse è meglio lasciare prendere tutto alle grandi multinazionali , che a noi calabresi non ci considerano proprio , perchè è quello che ci meritiamo ..... rimanere nell'ignoranza e nell'arretratezza che da sempre ci contraddistingue.... Complimenti a tutti ... a chi scrive senza essere informato dei fatti e a chi legge e condivide senza nemmeno provare a riflettere!!!!!

domenico ha detto...

Quel poco scrivo o commento lo firmo....non continuate a rimanere nell'anonimato...lei è informato/a---- conosce fatti e non ha il coraggio di dirle....guarda che chi commenta a mio modesto parere è bene informato.

Anonimo ha detto...

vergogna