13 aprile 2012

Michele Traversa e Salvatore Scalzo. Così lontani, così vicini

Michele Traversa e Salvatore Scalzo 

Salvatore Scalzo e Michele Traversa. Così lontani. E anche così vicini. Come non si direbbe. Correva l’anno 2011, il 10 marzo, in occasione della passata campagna elettorale, il candidato a sindaco del centrosinistra scriveva su facebook: "Il mio avversario (Michele Traversa, ndb) ha già fatto i suoi cartelloni sei per tre. Un faccione asburgico, senza scritte, solo con la sua faccia e, dietro, il ponte Morandi. Al mio collegio di Roma dicevamo “più scontato dei saldi sulla Tuscolana”. E, diciamocela tutta, un tantinello arrogante”. Due perfetti sconosciuti, si diceva.
Eppure, i due si conoscevano bene. Centinaia sono i contatti tra l’attuale esponente del Pd – in corsa per la poltrona più importante di palazzo de Nobili avverso il redivivo Sergio Abramo, già sindaco per due mandati – e il deputato del Pdl. Emergono dal procedimento Why Not in riferimento ai soli anni 2006 e 2007. Il risvolto romano in cui l’ex pm, Luigi de Magistris, primo titolare dell’inchiesta, e il consulente della magistratura, Gioacchino Genchi, sono stati rinviati a giudizio per la presunta acquisizione, senza la necessaria autorizzazione, dei tabulati di utenze ritenute riconducibili a parlamentari tra i quali, Romano Prodi, Clemente Mastella, Francesco Rutelli e Giancarlo Pittelli.
Contatti continui e con più sim, anche intestate al padre, Giuseppe, stimato ingegnere di Catanzaro. Che Scalzo respinge così: “Ma sta scherzando? Non è possibile. Quando è uscita sta roba? Avevo 22 anni, ero a Bruxelles. Manco lo conoscevo a Michele Traversa”. E continua: “Non c’è ragione. Non c’è logica. Primo perché non c’è ragione a sentire uno che non conosco. Due perché a quell’età tutte ‘ste ragioni a sentire centinaia di volte Traversa non le vedo”.
Ricordiamo che l’ennesimo rinnovo del Consiglio comunale di Catanzaro si è reso necessario per le dimissioni del deputato dopo soli sette mesi dalla vittoria elettorale. Ufficialmente per incompatibilità tra la carica di sindaco e di parlamentare, così come sostenuto da una recente sentenza della Cassazione. Un’opzione per la quale non ha avuto dubbi. Montecitorio senza ritorno. Dimissioni che hanno scatenato il processo politico, anche tra i suoi fedelissimi, delle possibili cause. Tra le quali la complessa vicenda del Parco Romani, il cambiamento della destinazione d’uso di alcuni terreni siti a Germaneto. E il bastone tra le ruote postogli dai suoi stessi compagni di partito, tra i quali, l’attuale candidato, Sergio Abramo, in qualità di presidente della So. Ri. Cal (società di risorse idriche calabresi) che ha ridotto l’approvvigionamento idrico ai suoi concittadini per morosità.

5 commenti:

ariete ha detto...

SECONDO me ti sei fuso il cervello. Secondo te si conoscono da tempo e quindi che cazzo voui dire. Va a zappare

Scarl ha detto...

...eh, quindi? Cioè, quale sarebbe la cosa scandalosa/sensazionale?

Mah.

Scarl ha detto...

eh, quindi? Cioè, non comprendo quale sia la notizia, quale sia l'aspetto sensazionale della cosa, ammesso e non concesso che fosse vera.

Bah.

cordopatre g. ha detto...

quindi perchè Scalzo ha negato di conoscerlo ?
vai avanti così dottor Grimaldi , chi non vuole capire non capisce o fa finta di non capire. Ariete e Scarl siete voi col cervello fuso .se rileggete l'articolo qualcosina la capirete.
a proposito di terra sareste dei bravi aiutanti zappatori.

UN CITTADINO DELLA PROVINCIA ha detto...

ieri sera guardavo una trasmissione su telespazio ed ho notato con grande meraviglia che si parlasse ancora di TraVersa e che tutti e 5 i candidati a sindaco lo definivano un amico
la cosa che piu' mi ha fatto venire i brividi e' stato l'atteggiamento di Abramo verso Scalzo con molta arroganza il primo ha offeso e messo quasi alla berlina Scalzo che diceva cose vere
PREMESSO CHE SONO DI DESTRA E CHE PER LOGICA E PER APPARTENNENZA POLITICA DOVREI ESSERE CON ABRAMO
MI SONO RICREDUTO PERCHE' IL TIPOGRAFO SOSTENEVA DI ESSERSI RIDOTTO IL COMPENSO DELLA SORICAL A SOLI 50MILA EURO ANNUI
COME FOSSERO DELLE BRICIOLINE
IL TIZIO.... SECONDO ME PENSA CHE PER FAR POLITICA ED ESSER UOMO BASTI AVERE IL PORTAFOGLIO PIENO
CI VUOLE PASSIONE E COERENZA MA SOPRATTUTTO CORRETTEZZA
CATANZARO E' SEMPRE IN MANO ALLE SOLITE FAMIGLIE E AI VECCHI VOLPONI
CARI CATANZARESI MANO SUL CUORE QUANDO ANDATE A VOTARE