21 dicembre 2014

La Daneco prima riconosce un danno al Comune di Serrastretta, ma poi non paga


La Daneco Impianti riconosce un danno di 200 mila euro al Comune di Serrastretta per gli effetti della discarica di Pianopoli, ma non paga.
Il sito della discarica ubicato in località Gallù e Carratello di Pianopoli è distante 13 chilometri dal Comune, 6 chilometri da Marcellinara, 8 da Lamezia Terme. E solo 3 dagli agglomerati urbani di Salice, Pantanelle, Nocelle e Cancello del Comune di Serrastretta. Fin dall’apertura il 13 luglio 2010 i residenti hanno cominciato a lamentare disagi ambientali di ogni genere, tra cui anche il via vai di autoarticolati e container nel territorio. L’Ente, allora, si è mosso per ottenere benefici di mitigazione e compensazione. Inizia così un fitto carteggio con la società Daneco che si conclude con un accordo che riconosce al Comune una somma di 200 mila euro. E, secondo le trattative, il tutto sarebbe stato trasmesso in due tranche. 30 mila euro entro il 31 gennaio di quest’anno e 170 mila entro il prossimo 31 dicembre. A distanza di quasi un anno dal passaggio della prima rata e a pochi giorni dalla scadenza della seconda la Daneco non solo non ha corrisposto nulla, ma non ha nemmeno risposto alle continue sollecitazioni per telefono e per posta dell’Ente. Il Comune di Serrastretta, infine, ha affidato ad un avvocato l’incarico per il recupero coattivo del credito.
Fino a prova contraria. Fino a quando la Daneco non compenserà quanto accordato, è facile prospettare una situazione tipo e comune negli ambienti fiscali e giudiziari calabresi. La società dichiarerà fallimento, non riuscirà a far fronte a tutti i debiti, visto che gli incassi prendono vie traverse. La Regione proverà in tutti i modi a salvare il salvabile, considerato che l’emergenza è sempre in campana. La società, grazie alla nuova boccata d’ossigeno dell’Ente intermedio, salderà qualche credito qua e là, ma scanserà con un certo disprezzo proprio quello di Serrastretta. E si ricomincerà da capo fin quando il fallimento non sarà definitivo. E lo sarà solo quando i dirigenti e i responsabili della società saranno in giro per il mondo per godersi una meritata vacanza. A quel punto il debito passerà interamente alla Regione. Cioè a tutti i calabresi. 

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